Tutto può diventare un’opera d’arte

Via torciara-tutto puo diventare un opera d arte

Una melodiosa musichetta anni ’60 invade la stanza. I raggi del sole, non potendo raggiungerla perpendicolarmente, fanno giri e rimbalzi per poterla osservare. Un foglio appare abbozzato su un tavolo, una tavolozza, che con i suoi colori impastati sembra quasi un quadro impressionista, tre o quattro pennelli  in un vasetto,uno tra le dita di un uomo.

Tutto arte è in torno, la quiete e l’armonia di quell’uomo si mescolano con i suoi dipinti, lasciando trapelare un sentimento di amore-odio che fa scorrere la sua mano su quel foglio. Ama la sua arte. Vive con lei, i suoi quadri quasi come fotogrammi, hanno registrato ogni suo sentimento, ogni suo ideale. Odia la sua arte. La lascia sui fogli ad ingiallire tra gli album. Forse la paura che no possa piacere è  più forte della voglia di mostrarla.

Ma poi … una decisione improvvisa, uno scatto d’euforia, una voglia smisurata  di farla vedere al mondo, il desiderio di condividere i suoi valori e i suoi ricordi lo assale ed ecco che quei fogli tornano alla luce. Rinasce quella voglia di ideare, di progettare, di creare il suo mondo ideale con i colori e la fantasia. Ricreare quel paesino che lo cullò da bambino e lo tiene stretto a sé da adulto. Valorizzare ogni piccola stradina, ogni casetta e ogni parte di quel mondo per dimostrare che tutto può diventare un’opera d’arte.

Pubblicato in Arte
3 commenti su “Tutto può diventare un’opera d’arte
  1. agostino orilio ha detto:

    Sto ammirando con interesse le opere di Gaetano Profeta, maestro nella rappresentazione del “particolare”, che mi pare percorra tutta la sua produzione. Una visione “generale” del mondo, un soggetto, un paesaggio, il tutto sembrano coagularsi, ad uno sguardo attento, nella focalizzazione del particolare in un dialogo continuo e fecondo tra macrocosmo e microcosmo, tra piccolo e grande, tra visioni ariose, rese ancora più vivide dall’uso del colore, e angoli. Angoli di paesaggi, di sguardi, d’anima.
    Ogni opera spinge l’osservatore a fermarsi e a mirare con gli occhi della sensibilità il reale e l’astratto.

    Agostino Orilio

    • Gaetano ha detto:

      Caro Agostino,
      ti ringrazio per le splendide parole che hai espresso nei riguardi miei e delle mie opere.
      Sei stato molto sensibile nel cogliere quello che é il senso intimo della mia arte. Sarei davvero onorato se mi continuassi a seguire attraverso il mio blog.
      Con la mia famiglia, cogliamo l’occasione per augurarti buon Natale e felice anno nuovo a te e ai tuoi cari.

  2. Saverio ha detto:

    C’è poco da commentare, bisogna solo ammirare. Sei Forte…..

Rispondi a Saverio Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*